Dopo il Lonherz Kernel, sono tornato dopo un bel po’ di inattività con un altro lavoro.
Questa volta non si tratta di un autocostruito, bensì di un case già esistente che ho moddato.
Il case in questione è un Thermaltake Level 10, che ho modificato per renderne l’aspetto più in stile Tron (in questo caso più sullo stile Tron Legacy, mentre il Kernel era sullo stile Tron 2.0, il gioco del 2003).
La cosa strana è che inizialmente la mia intenzione era solo quella di poter cambiare colore dell’illuminazione al case, sostituendo varie parti con altre realizzate da me e illuminate da strisce led RGB. Poi però in corso d’opera ho via via ampliato il progetto iniziale, fino ad arrivare allo stile attuale senza averlo minimamente premeditato (evidentemente l’ambientazione in stile Tron deve essere un mio chiodo fisso 🙂 ).
Prima di partire con il project log dall’inizio, metto come anteprima qualche foto del risultato finito, e un video in cui si possono vedere le animazioni dello schermo e il controller rgb in funzione:
Nel video si possono vedere alcune delle animazioni e il pannello di controllo RGB:
innanzitutto volevo coprire i led frontali dei sensori di tocco, quindi ho inserito tra i led e la parete un pannellino di policarbonato che ho carteggiato su entrambi i lati per renderlo opaco:
Poi ho cominciato a realizzare una cosa che avevo in mente fin dall’inizio del progetto 4 anni fa, era infatti una delle prime cose che avevo pensato.
L’anno scorso pero` poi avevo rinunciato a farla per mancanza di tempo, e allora ho voluto provare a cimentarmici quest’anno realizzandola in tempo per luccacomics 😀
L’oggetto che volevo realizzare era l’arma “Rete bit” di Tron 2.0, che si puo` vedere nel breve video qui sotto:
Trattandosi di un oggetto in movimento, innanzitutto avevo bisogno di un motore per il movimento delle alette, che doveva muoversi leggermente avanti e indietro. Cosi` ho realizzato un motore di questo tipo con i lego technic, che oltre a darmi la possibilita` di omaggiare il mio gioco d’infanzia preferito (:D) , si sono rivelati comodissimi per assemblare velocemente un ingranaggio complesso che fosse adatto alle mie esigenze (cioe` doveva muovere molto lentamente una ruota a cui collegare un braccio per il movimento lineare avanti e indietro)
Poi ho tagliato delle strisce di policarbonato sottili (si vedra` piu` avanti a cosa servono). Ormai che ero lanciato coi lego ne ho approfittato per costruire anche una slitta per il dremel, per aiutarmi nei tagli lineari 😀
A questo punto come fare per trasmettere il moto dal motorino lego alla rete bit? ho usato un filo da freno per la bicicletta.
In particolare ho sfruttato il fatto che tolta la guaina nera, il tubo metallico sopra e` fatto a spirale, e quindi all’interno di un tubo di gomma trasparente e` molto simile ai raccordini fatti di barra filettata ricoperta dal tubo di gomma, cosi` l’impatto estetico e` salvo 😀
Inoltre per l’illuminazione ho fatto anche passare dentro al tubo un filo elettrico, che mi servira` piu` avanti.
Inoltre ho incollato uno dei due capi del filo da freno e della guaina a dei pezzi di lego, per poterli fissare facilmente al motorino:
A questo punto sono passato alla realizzazione vera e propria della “rete bit”
Mi serviva un cilindro plastico trasparente chiuso da un lato, e l’unico oggetto adatto che ho trovato in giro e` stato questo cilindro graduato:
Ho prima carteggiato via la scala graduata, dopodiche` ho ricoperto con nastro di carta le zone che volevo rimanessero trasparenti e ho carteggiato tutto il resto per renderlo opaco:
A questo punto ho cominciato a tagliare le alette, che ho voluto realizzare di alluminio, per richiamare l’accostamento policarbonato/metallo del resto del case:
A questo punto ho forato il cilindro in corrispondenza di dove vorro` inserire le alette, e ho lucidato nel solito modo i bordi delle sbarrette di policarbonato, che serviranno a collegare il cilindro alle alette:
A questo punto ho fatto un piccolo foro a un’estremita` di ogni sbarretta…
dopodiche` con delle tenaglie ho aperto i buchi realizzando una specie di incastro per ogni sbarretta (questa operazione e` stata molto importante per poter assemblare correttamente il tutto):
Ora ecco l’assemblaggio: ho fissato tutte le sbarrette su una barra filettata centrale all’interno del cilindro, in modo che uscissero dai buchi:
ora, avendole assemblate in questo modo, e` evidente che muovendo avanti e indietro la barra filettata centrale all’interno del cilindro, tutte le sbarrette si muoveranno di conseguenza 😀
A questo punto quindi ho fissato alla barra centrale l’altra estremita` del filo da freno, oltre a un raccordino di barra filettata per fissare la rete bit al case, e al neon per illuminarla:
A questo punto ho lucidato e incollato le alette di alluminio sulle sbarrette trasparenti:
ed ecco due foto al buio:
Dopo aver riparato un sensore di tocco rotto mi sono accorto che c’era qualche problema con il circuito, e quindi ho dovuto rimettere mano al circuito rifacendo da capo uno dei circuitini che gestiscono un singolo chip.
Per la precisione quello che mi dava problemi era quello avevo montato dal lato sbagliato della basetta, e quindi dovendolo rifare ne ho approfittato per risaldarlo dal lato giusto, quindi ora il circuito appare decisamente piu` ordinato con tutti i chip sullo stesso lato 😀
Dopo aver fatto questa lunga operazione (ho dovuto smontare mezzo computer per arrivare a smontare il circuito) ho potuto sistemare il tutto, dare una bella spolverata e rifare tutte le foto finali 🙂
Dopo mesi e mesi di inattivita`, e dopo averlo esposto al Luccacomics in “versione provvisoria” , finalmente mi sono deciso a sistemare una certa cosa, quindi devo fare un up! 😀
Ho rifatto meglio lo schermo del proiettore, che prima era un ritaglio di una pellicola di plastica traslucida attaccata con dello scotch.
L’ho rifatto con un pannellino di policarbonato da 2 mm che ho opacizzato con della carta abrasiva 400, e visto che il pannello e` rigido ne ho approfittato per metterlo, invece che attaccato alla parete, in posizione sospesa tenuto da due viti (in modo che richiami le pareti “sospese” della scocca).
ecco il risultato, rispetto alla pellicola di prima e` decisamente meglio 🙂
Quando ormai sembrava tutto finito, ho un nuovo up!
Avevo finito quasi tutto, ma ancora mi mancavano un po’ di neon per illuminare la zona della mobo da dietro, cosi` ho preso 4 neon bianchi da 10 cm e delle gelatine da teatro per fare dei filtri cromatici per i neon:
Con le gelatine ho fatto dei tubetti in cui inserire i neon bianchi:
I due neon “viola”, ora andranno a sostituire quello che avevo messo sotto la struttura dell’ali, e quindi quello (che era azzurro) ora che si e` liberato l’ho messo al posto della strutturina di led, a illuminare la parte superiore del portacircuito (ora l’illuminazione e` molto piu` omogenea):
Ora che pero` ho liberato la strutturina a led, ho reimpiegato anche quella: l’ho messa a illuminare di taglio l’incisione del sensorone laterale.
Ora fisso due neon dentro ai tubetti viola, ma ecco un problema!
Io per 4 neon ho preso due inverter pensando che ognuno avesse due uscite, ma mi sono accorto solo in questo momento che in realta` delle due uscite ne funziona solo una …
Aperta la scatola degli inverter ho scoperto il motivo: mancava del tutto un condensatore sul circuito di uno dei due connettori (era evidente come il circuito e tutto il resto fossero fatti per supportare 2 neon, ma che per risparmiare era stato messo (nella truffaldina versione da 1 solo neon) un solo condensatore invece che 2
Sono corso al mio negozio di elettronica per prendere i condensatori mancanti e saldarli io sul circuito, ma i commessi quando hanno visto la sigla sopra al condensatore hanno fatto questa faccia , e non avendo la piu` allida idea di che roba fosse, non mi hanno potuto dare nulla
Dopo varie prove fallimentari collegandoli in parallelo, mi stavo gia` rassegnando a trovare degli altri inverter, quando per fortuna Axeman mi ha detto che potevo collegare i due neon in serie.. ho provato ed effettivamente funzionavano perfettamente Grazie a lui ho potuto finire subito il lavoro con i miei due soli inverter “singoli”
alcune foto durante queste operazioni:
Finisco la realizzazione dei due neon viola:
Metto una guaina attorno ai fili dell’alimentazione e li collego al circuito di alimentazione delle luci:
ed ecco i neon viola posizionati sotto la struttura dell’alimentatore
Ora tocca ai due neon che illuminano la scheda madre.. dopo varie prove, nonostante avessi gelatine di vari colori, ho deciso che l’effetto che preferivo era quello dell’illuminazione bianca, cosi` ho messo i due neon lasciandoli bianchi:
Uno dei due l’ho messo in una fessura tra due inverter, in una posizione che illumina la zona bassa della scheda madre:
L’altro invece l’ho messo in una posizione molto piu` interessante: “nascosto” (in realta` e` abbstanza visibile) dietro il cavo di alimentazione della scheda madre, a illuminare la zona della cpu
quel neon e` molto visibile, ma da una certa angolazione rimane nascosto dietro al cavo creando questo effetto mooolto particolare :
Ed ecco un po’ di foto del risultato complessivo, fatte da Zannawhite all’ultimo lan party :
poi mi sono ricordato che mancava ancora qualcosa al case: non avevo ancora messo i piedoni sotto!
All’inizio avevo l’impressione che stessero venedo male, perche` la vernice grigia dava un effetto piatto e plasticoso, ma dopo mi e` venuta un’idea! : in pratica sopra alla vernice grigia, ho dato un’ultima passata di bianco molto veloce e spruzzata da lontano, in modo che il bianco non coprisse completamente il grigio, ma che formasse solo uno strato a puntini bianchi sopra al sottostante strato grigio.
Ebbene, l’effetto e` venuto grandioso! guardare il risultato per credere! :
Bene, ora dopo le ventole e` il momento di mettere il kernel in giardino per fare le ultime foto:
ma manca ancora qualcosa: il logo “Lonherz Kernel”, che ho stampato su un foglio trasparente, e ho attaccato al centro del pannello posteriore con dello scotch satinato:
la forma particolare del bordo in realta` e` solo uno sporco barbatrucco per poter far sembrare lo scotch satinato una parte del disegno
ED ECCO LE FOTO DEL COMPUTER, FINALMENTE COMPLETO , DA SPENTO :
visto che purtroppo stava gia` andando giu` il sole e la luce non era sufficiente, nel dubbio ho fatto le foto sia con che senza flash.
foto senza flash:
foto con flash:
e ora, una prima carrellata di foto al buio, a computer acceso (dopo ne seguiranno altre):
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