A questo punto, prima di rimontare di nuovo la parete ho voluto fare una piccola modifica all’illuminazione delle scritte delle porte usb, audio, ecc.: mettendo lo stick di colla a caldo come diffusore per la luce, le scritte erano diventate troppo luminose e stonavano con il resto del case, così ho pensato di inserire anche in questo caso uno strato di pellicola oscurante dietro le scritte, che ha reso la luminosità di quest’area più coerente con quella degli altri elementi:
Poi ho coperto con del nastro nero la striscia led che illumina il tasto di accensione, perchè altrimenti anche con il case chiuso filtrava verso l’esterno un po’ di luce attraverso una fessura, con un effetto estetico piuttosto sgradevole:
e per lo stesso motivo ho messo altri pezzi di nastro nero anche nella zona in basso:
A questo punto ho rimontato nuovamente la parete laterale, ma al momento di voler attaccare tutti i fili per testare l’illuminazione ecco un altro problema che avevo sottovalutato: come fare per collegarli!
Troppo ottimisticamente all’inizio avevo pensato di usare un mammuth:
Il problema è che il mammuth si è rivelato impossibile da usare quando mi sono ritrovato a dover collegare un totale di 48 fili, che andavano collegati in 4 gruppi da 12!
Dopo averci riflettuto parecchio, alla fine ho deciso di dividere ogni gruppo da 12 in due da 6, e saldare i due gruppi da 6 alle due estremità di un filo che faccia da ponte.
per tenere tutti fili fermi e raggrupati mentre li saldavo ho usato fascette e mollette da bucato: le fascette servivano a non far sfilare i fili in modo che le parti scoperte fossero tutte alla stessa altezza, mentre le mollette mi servivano a tenerli raggruppati:
Una volta saldati e isolati tutti gli 8 gruppi da 6, avevo un matassone di fili indecente, che grazie a un po’ di fascette sono riuscito a contenere e ad appiattire contro alla parete del case:
La posizione del controller RGB (lo scatolotto bianco delle foto sopra) l’ho scelta apposta per far arrivare il ricevitore del suo telecomando proprio dietro al buco in cui si infila uno dei cardini della copertura delle unità ottiche.
In questo modo il ricevitore è invisibile dall’esterno, ma facilmente raggiungibile dal telecomando per poter cambiare colore senza aprire il case:
(nell’ultima foto, l’estremità del ricevitore è quel rettangolino nero lucido che si intravede all’interno del buco)
A questo punto finalmente ho potuto chiudere definitivamente la parete laterale: